domenica 24 gennaio 2016

L’Arte Grafica di Bernardo Lanzetti 1° parte


L’Arte Grafica di Bernardo Lanzetti
1° parte

La sua poliedrica personalità ci rivela anche questo aspetto di artista nell'uso dei mezzi grafici come pastelli, gessetti, olio ed acquerelli.
Soprattutto in quest'ultima tecnica, che è risaputo non essere tra le più semplici, si dimostra all'altezza delle sue capacità canore con la realizzazione di opere apprezzabili.
Tra i soggetti raffigurati è indubbia la preferenza per i nudi femminili.


Con "Dark Afternoon" e una riproduzione, stampa su tela, di "Hyla & the Nymphs", Bernardo partecipa a "In My Secret Life", mostra itinerante, a cura di Massimo Cotto, di dipinti e disegni realizzati da musicisti italiani ed internazionali. Da Battiato a Renga, da Frank Zappa a Miles Davies. Prima tappa ad Aosta. 
In My Secret Life. Voci su tela dal mondo della musica e dello spettacolo.  Periodo: 24 settembre - 22 novembre 2009, Forte di Bard - Bard (AO)


Si può ipotizzare che Bernardo Lanzetti sia arrivato alla musica come "atto di ribellione senza causa" all'arte figurativa nell'inquietudine della prima adolescenza. L'artista stesso non trova una motivazione più valida che possa in qualche modo spiegare l'abbandono del disegno, di certo la sua prima passione, in favore della musica e del canto.
Rifiutato l'indirizzo artistico negli studi, pur coltivando interesse per le varie forme di espressione legate all'immagine ed all'immaginario, Bernardo si dedica per circa venticinque anni alla musica.
E' solo dal '97 che, parallelamente alla sua attività di vocalist, sperimentatore e performer, improvvisamente egli torna ad espressioni dell'arte figurativa.
Totale autodidatta, scopre, in un turbinio di lavori, il suo celato talento per l'illustrazione. Il corpo femminile, da sempre il suo soggetto preferito, viene celebrato, in complesse, totali ed esplicite visioni, con pastelli, acquerelli e gessetti colorati.
Un uso artigianale e mirato del computer gli permette lo studio di linee, forme e colori di notevole complessità. Influenzato dalle forme Pop Art, dalle illustrazioni "acide" degli anni '60/'70, partendo da piccoli ritratti, per i sentieri dell'iper-realismo, il Lanzetti giunge agli ultimi lavori sui corpi e la trasparenza. Parallelamente, con sottile ironia ed una naturale competenza del mondo Rock, opera incursioni nel catalogo delle immagini espressamente legate alle produzioni fonografiche, realizzando le sue "Copertine Rivisitate".


domenica 17 gennaio 2016

GLI STRUMENTI DI BERNARDO LANZETTI- 3° PARTE


Il GLOVOX

UNO STRUMENTO INCREDIBILE PER UNA VOCE IMPOSSIBILE

Per isolare al meglio la voce di un vocalist da altri suoni e rumori che la accompagnano o la disturbano, ho pensato di andare a prendere le vibrazioni alla fonte.
Due piezoelettrici, microfoni a contatto, se applicati alla gola, sono in grado di rilevare le vibrazioni delle corde vocali in modo esclusivo. Ho quindi applicato questi rilevatori al pollice e all'indice di un guanto alla base del quale trova posto anche un interruttore in grado di interrompere qualsiasi segnale qualora il guanto dovesse venire scagliato o abbandonato sul palco.
Le vibrazioni catturate alla gola, dopo un passaggio in un pedale di volume, vengono inviate a processori multi - effetto o a dispositivi "pitch to midi" in grado di trasformare il suono in elettrico/elettronico.





Contemporaneamente, il vedere un cantante infilarsi un guanto cablato, lascia il pubblico intuire che qualcosa sta per succedere - forse il front man sta cercando di strozzarsi da solo!
Il Glovox, il cui nome si intuisce derivato da glove (guanto) e vox (voce), sfrutta il vibrare delle corde vocali prima che esso vengo arricchito e caratterizzato passando nel cavo orale e nella maschera facciale.
Per questo motivo occorre mettere a punto una tecnica vocale che "faccia risuonare la gola" il più possibile, cercando in qualche modo di "trattenere" la voce piuttosto che "buttarla fuori". In aggiunta, urla, vibrati, glissati, colpi di tosse, addirittura singhiozzare o schioccare la lingua, tutto si rivela materiale sonoro prezioso per il Glovox!
Ho sperimentato il mio Glovox passando attraverso diversi multieffetti creando preset personalizzati con il giusto grado di compressione. Sfrutto l'originalità del mezzo in studio di registrazione e la sua teatralità nelle situazioni live.
Il Glovox è un apparecchiatura molto semplice ed in qualche modo naturale, singolare e caratteristico; permette al cantante di divenire parte del suono della band anche in situazioni esclusivamente strumentali.
E' possibile ascoltare Bernardo Lanzetti ed il Glovox in tutte le situazioni live dell'artista: Concerti da solo o con il gruppo Extra, Teatro, stage etc.

(Bernardo Lanzetti)






lunedì 11 gennaio 2016

GLI STRUMENTI DI BERNARDO LANZETTI- 2° PARTE



I Sintetizzatori, Campionatori, Sequencer, ecc…

Negli anni '80 mi sono avvicinato con passione, serietà e dedizione all'elettronica. A chi sprezzante diceva - "I dischi non si fanno con l'elettronica!"- io serenamente rimarcavo -"Non ho mai sentito un disco fatto con la falegnameria!".
Il fatto che attualmente la maggior parte dei prodotti fonografici siano realizzati con tecniche sofisticate, ma elementari nella ricerca, sperimentazione, filosofia ed arte, denuncia come tutta la problematica sia stata malamente impostata sin dall'inizio.
Da parte mia, confesso di avere trovato entusiasmo e conforto nello studio e nella sperimentazione, ma allo stesso tempo ho sviluppato una crescente avversione per il marketing che obbliga i musicisti a comperare tutta la gamma dei prodotti con il falso mito dell'inarrestabilità del progresso tecnologico.
Per questo motivo è inutile elencare tutti gli strumenti elettronici – tantissimi - che ho acquistato, studiato, usato, rivenduto o portato in discarica.
A volte la musica si rivela come una ricerca dell'imperfezione condotta in modo altrettanto imperfetto.
Il guerriero Bernardo

Gli Strumenti per la vocalità

I miei studi sull'Elettronica si sono concretizzati in applicazioni sulla voce.
Uso tuttora con successo il Vocalist della Digitech, armonizzatore intelligente, ma fondamentale è stato per me il Voicetracker della leggendaria Fairlight.
Possiedo uno dei primi prototipi, uno di quelli che la casa costruttrice disse di aver consegnato anche Kate Bush, Michael Jackson e Peter Gabriel.
E' un'apparecchiatura in grado di leggere il contenuto ed il carattere di una linea monofonica come appunto il canto di una voce umana, e di trasformare questi dati in informazioni per sintetizzatori e computer. Ogni dato poi può essere poi usato per armonizzare o per controllare unità multi-effetto con risultati sorprendenti.
I limiti del VT5 erano il ritardo nell'esecuzione ed il fatto che il microfono usato per rilevare la voce non è in grado di isolarla dai suoni e dai rumori a cui si accompagna ad esempio in un concerto.

                                                                   
Ho risolto il primo problema saltando di fatto l'interfaccia elettronica pensando di trattare la voce come fosse il segnale di una chitarra elettrica.
Il secondo problema è stato superato applicando dei sensori alla gola nel punto ove sono rilevabili esclusivamente le vibrazioni delle corde vocali.
Ho montato i sensori ed un interruttore su un guanto da lavoro giungendo quindi ad inventare il “Glovox".
(Bernardo Lanzetti)


                                                                         

domenica 3 gennaio 2016

GLI STRUMENTI DI BERNARDO LANZETTI-1° PARTE




GLI STRUMENTI DI BERNARDO LANZETTI-1° PARTE

Il rapporto che un artista ha con i propri mezzi creativi è quanto di più complesso ed articolato possa esserci. Per alcuni possono assumere le sembianze di esseri viventi con cui relazionarsi, da altri vengono considerati freddi utensili del mestiere da usare e gettare quando non servono più allo scopo. Comunque rappresentano l'interfaccia tra la produzione espressiva dell'artista ed il recettore finale.
In questa sezione si riporta una sintetica descrizione degli strumenti musicali che hanno accompagnato fino ad ora Bernardo nel suo percorso artistico e che lo stesso ha gentilmente redatto appositamente per questo spazio.



LE CHITARRE

La mia prima chitarra seria è stata una Stella Harmony 12 corde che ancora possiedo.
Comperata nel '66 a Kingsville, Texas, ha girato con me gli States e l'Europa ed è entrata nel sound Acqua Fragile quando, dopo aver tolto 2 corde, la suonavo con un'accordatura in Do minore.
Folgorato da Jeff Beck e gli Yardbyrds&nbsp in un programma TV americano, la mia chitarra elettrica più importante, quella che ho suonato per più di vent'anni, è arrivata poi nel '69: una Fender Telecaster bianca che scoprii essere stata assemblata nel '66 ma con componenti pre -'65. Per gli esperti ciò la qualifica come uno strumento di un certo valore ma di certo per me ne ha tantissimo.


Dal '71 ho anche una Gibson SGN e più tardi ho suonato anche un paio di Eko elettriche, specialmente il cosiddetto "fucile"che accordavo in La Maggiore e suonavo con lo slide.
Con la PFM, per i concerti di Passpartù, avevo preso una Ovation a corde d'acciaio di cui però si impossessava Roberto Colombo con la sua irruenza e simpatia lasciandomi inattivo a bordo palco.
Negli anni '90 ho fatto un sacco di esperimenti con una Yamaha Gtr Midi fino ad arrivare alla mia ultima, attuale chitarra.


Arrivata ad un mio amico con la cassa sfondata per un incidente durante il trasporto, riparata ma senza concessioni all'estetica, la mia Seagull folk elettrificata con tutte le sue cicatrici, come una missione, è giunta infine a me mandata a darmi nuove energie ed entusiasmi!
(Bernardo Lanzetti)