mercoledì 29 maggio 2013

Il VOX 40... FINALMENTE!


E dopo un lungo parto il VOX40 passa dallo stato progettuale alla piena realtà.
Protagonista assoluto Bernardo Lanzetti, nella sua città, Parma, il luogo più idoneo per celebrare quelli che lui ha voluto sottotitolare come “quarant’anni di voce impossibile”.
Sono molti i modi utilizzabili per il racconto di una vita, ma cosa avrebbe potuto fare di più un vocalist di lungo corso? Cosa c’è di meglio del ricordare una carriera celebrando  lo strumento “voce”- non solo tecnica e passione, ma anche un dono di Dio?
Avremmo tutti ringraziato, se Bernardo Lanzetti avesse organizzato un grande evento, con  ospiti importanti, italiani ed esteri, evento sicuramente a portata di mano, probabilmente più semplice del VOX40.
Ma altra cosa è segnare ogni passaggio significativo della colonna sonora di una vita attraverso una miscela di attori, conoscitori del genere ed esterni, laddove per “esterni” si intende professionisti della musica classica, che nello specifico hanno avuto il compito e il merito, probabilmente senza comprenderlo completamente, di fornire la chiave di lettura di un genere musicale che, difficile o no, piacevole o no, ha raggiunto la dimensione dell’immortalità. Per il giovane Maestro Mariano Speranza, dell’Orchestra Tango Spleen, non è stato un gioco da ragazzi adattare le musiche degli Acqua Fragile alla dimensione orchestrale, e questo dato fornisce la consistenza di una band vissuta in un periodo lontano, e durata troppo poco. Ma c’è ancora tempo per una corretta ricollocazione e visibilità.
Uno spettacolo diviso in più tronconi, come recitava la locandina: “… musiche di Acqua Fragile, Eclecticlanz, CCLR e PFM “.
Per realizzare l’intero percorso Bernardo ha chiamato a lui la già citata Orchestra Tango Spleen di Mariano Speranza, il Quartetto d’Archi Adrian Ensemble, Alex Giallombardo e Anna Barbazza, e occasionalmente i due ex, Piero Canavera e Franz Dondi - sezione A.F.; per la riproposizione delle musiche di “Eclecticlanz e CCLR” si è affidato a Pier Vigolini, Enzo Frassi e Gigi Cavalli Cocchi.
Per l’ultimo step, quello legato alla PFM, è intervenuta la Chocolate Kings Band, con l’ausilio di Franco Taulino.

Il Teatro al Parco si trova all’interno di una splendida oasi tranquilla, almeno all’apparenza, e l’atmosfera che si respira percorrendo il vialetto di accesso è quella dei grandi eventi. Profumo di musica, profumo antico.
L’atrio del teatro è stato curato nei particolari da Amneris Bonvicini, con tele originali realizzate da Bernardo, che lei ha reso tessuti e custodie per dischi.
Il tema centrale è l’acqua, elemento fondamentale nell’esistenza di Lanzetti.
Quando lo spettacolo ha inizio ci sono un’ottantina di persone che restano fuori dai giochi, impossibilitate nel partecipare al concerto per esaurimento biglietti, anime che, incontrando casualmente la pillola video a seguire, aumenteranno il rammarico per l’involontaria assenza.
Ma oltre 400 persone fortunate hanno potuto assistere ad uno spettacolo da brividi.
Circa tre ore di musica la cui definizione… mi sfugge. Magia è forse la parola giusta per evidenziare un feeling che ha lasciato di sasso i presenti, pronti a liberarsi in standing ovation alla fine dei brani.
Impossibile per me giudicare lo spettacolo nelle sue varie parti, essendo ben saldo il filo conduttore capace di saldare le varie tranche in un unico stato di grazia che non mi ha abbandonato per tutta la performance, in piena comunione con il resto della sala.
Quale l’idea vincente di Bernardo? Il superamento delle divisioni schematiche  a favore di un unico ideale di musica, in un disegno dove lui stesso si è “nascosto”, privilegiando l’esaltazione della voce.
Naturalmente Lanzetti è uomo da palco, campione di comunicatività, e l’interazione è arte tutta sua. E questo alla fine paga.
Non ho trovato sbavature nello spettacolo - con una sezione “classica” pronta a sposare il professionismo militante con trame più popolari, trasformandole con un gusto difficile da descrivere - con una parte più moderna legata agli ultimi trascorsi di Bernardo, ed una finale, quella "PFM", che ha permesso di far conoscere una giovane band di tutto rispetto.
Non è mancato il momento dei ricordi… parlati, e in parte “suonati”.
La sezione ritmica degli Acqua Fragile - Franz Dondi e Piero Canavera - si è resa attiva in un paio di brani, mentre Maurizio Mori e Gino Campanini hanno raggiunto i compagni per uno scambio di battute, che ha messo in mostra molta emozione da palco, e ha lasciato intravedere molta nostalgia.



Mi limito a questo piccolo commento, sperando che le immagini a seguire possano dare un’idea della qualità andata in scena il 28 maggio 2013, al Teatro al Parco di Parma.
La speranza è quella di rivedere il VOX40 in altre città, anche se esistono difficoltà organizzative oggettive, legate soprattutto al fattore orchestra, ma un progetto del genere non può rimanere isolato, cercando e trovando altri sbocchi, e perché no, territori stranieri!

domenica 19 maggio 2013

In attesa del VOX40... il pensiero di Bernardo Lanzetti...


Articolo apparso sul numero speciale di MAT2020, nel mese di aprile

Facciamo il punto con …  Bernardo Lanzetti

Partiamo dal presente, dal tuo nuovo progetto dedicato alla “voce” e al racconto della tua intensa attività, iniziata oltre 40 anni fa. Che cosa è “VOX40”  e come nasce l’idea di realizzarlo?
Un insieme di avvenimenti quali la ristampa in Gran Bretagna degli album dell’Acqua Fragile, il trovarmi circondato da musicisti diversi che rispettano i miei lavori e il mio approccio alla musica e in più la mia voce, che ultimamente si è superata portandomi alle tre ottave di estensione; tutto questo mi ha fatto scattare la scintilla ed è nata l’idea di celebrare 40 anni di vocalità.

Quali sono gli elementi salienti che costituiscono “VOX 40”? Quali i protagonisti?
Uno dei momenti più singolari sarà “Acqua Fragile per Orchestra” ovvero la rivisitazione delle musiche dell’Acqua Fragile da parte di una piccola orchestra classico/moderna, solitamente specializzata in tanghi argentini, ma che io ho scoperto molto Prog nel sound. Un po’ come Astor Piazzolla sta ai Gentle Giant. Altro elemento sarà naturalmente la mia voce nelle musiche PFM, ma anche episodi d’avanguardia, Glovox compreso, e le ultime avventure targate CCLR.

VOX40” è da considerare come singolo episodio o lo si può immaginare, almeno nelle intenzioni, un contenitore itinerante e replicabile?
Senza dubbio VOX 40 sarà replicabile con modifiche ed aggiunte strategiche.

Esiste anche la possibilità di rappresentazioni fuori dai nostri confini, magari con ospiti locali?
Stiamo lavorando ad un episodio Londinese che al momento è previsto per ottobre.

So che passi molto tempo all’estero, a contatto con altre culture musicali. Puoi fare il punto della situazione artistica relativamente ai paesi che frequenti, ovviamente Italia compresa?
La televisione ha disintegrato il pubblico di tutti i paesi del mondo. Credo che mai come oggi si possano contare così tanti bravi musicisti e così poche persone disposte ad ascoltarli. A differenza di altri paesi che da sempre hanno una loro musica - il Flamenco per la Spagna, il Rock per gli USA, la musica sudamericana per quelle popolazioni, etc. – l’Italia è ancora ferma al giustamente mai superato melodramma. Generalmente poi, chi arriva alla musica ambisce solo a diventare personaggio.

Torniamo al discorso “voce”. Tutti indicano Demetrio Stratos come il capostipite della generazione degli sperimentatori vocali. Che cosa è accaduto in generale e… che cosa  è accaduto a te, negli anni successivi alla sua prematura dipartita? Esiste chi si applica costantemente nell’opera di ricerca e di innovazione?
Ci sono tantissimi “vocalist” e sperimentatori in tutto il mondo. L’industria discografica e dell’intrattenimento, generalmente li ignora. Sperimentare con la voce è qualcosa che ha a che fare con la ginnastica, la filosofia ed il mistero.

Stratos, Chapman, Gabriel… quanto questi mostri sacri hanno influenzato la tua crescita e le tue scelte?
Non dobbiamo dimenticare che la voce maschile, a differenza di quella femminile,  inizia il suo percorso più importante solo tra i 12 e i 14 anni per cui i veri modelli possibili arrivano ad essere studiati tra i 16 e i 20 anni o addirittura più tardi. Personalmente da bambino cantavo di tutto, dai canti di chiesa in latino a Domenico Modugno ad Elvis Presley (mio fratello, più grande di me, portava i dischi in casa), ma solo verso i 17 anni ho sentito che la mia voce era solida e forgiabile. Roger Chapman è stato il primo maestro cui la mia voce mi ha condotto, poi Peter Gabriel, uno studio nobile e delicato. Contemporaneamente ho potuto riavvicinarmi ad altri maestri del passato, come Ray Charles, o ristudiare il canto di Jimi Hendrix o Neil Young. All’epoca non avevo alcun “modello italiano”, e quindi neppure Demetrio Stratos, che è entrato nei miei “studi” solo negli anni ’90.

Sono molti gli esempi di vocalist, un tempo fantastici, che oggi accusano battute di arresto che profumano di sentenze definitive. Tu al contrario sembri ancora in evoluzione. Esiste un segreto per mantenere efficienza ed espressività dello “strumento”?
Non conosco un segreto se non il portare sempre un grande rispetto al canto e ai grandi interpreti. Il Dottor Fussi, lo specialista delle corde vocali cui si rivolgono i più grandi cantanti del mondo, ha trovato le mie perfettamente pulite ed allineate come non avessi mai cantato. A suo avviso ho avuto la fortuna di cantare sempre in maniera corretta, così che ho continuato a migliorare.

Osservare quanto accade nei “Talent” oggigiorno fa riflettere su come la loro presenza, 40 anni fa, avrebbe impedito la nascita di assoluti talenti: come sarebbero emersi Dylan, Young o Battisti? Se fosse tuo il compito di giudicare dei giovani aspiranti cantanti, che cosa inciderebbe maggiormente sul tuo giudizio?
Non posso rispondere in maniera specifica se ci riferisce a quanto accade in televisione, perché da circa sette anni non ne posseggo una e non ho occasione per guardarla. Però provo a sintetizzare il mio pensiero.
Ogni interprete, autore, performer, ha il dovere di dimostrare il rispetto e l'appartenenza al mondo di coloro che l’ hanno preceduto. Salvo rarissime eccezioni, sono disturbato da chi si presenta dicendo… "faccio solo pezzi miei",  come se fosse caduto sulla terra da un altro mondo e in realtà non avesse imparato o addirittura rubato dai grandi maestri o dai tanti onesti e validi esecutori viventi e non. Per capirci, dai Beatles agli Stones, da Springsteen a Joni Mitchell, da Bob Dylan a Jeff Buckley, tutti si presentano fluttuando nel grande fiume del Rock misurandosi con le cover, le rivisitazioni, i tributi e le celebrazioni.
A mio avviso però, ogni giovane artista deve trovare e studiare da solo il/i proprio/i maestro/i rifiutando ogni imposizione, soprattutto quelle che vengono dal mondo dei media o dello spettacolo televisivo. L'artista non è tale se almeno una volta, agli inizi del suo percorso, non rompe gli schemi, e se oggi lo schema è il partecipare ad uno spettacolo televisivo...

Dagli Acqua Fragile alla PFM  sino ai giorni nostri… prova a tirare qualche conclusione di un periodo di vita lungo e importante.
I lavori più importanti sono quelli nati in modo semplice e naturale. Ci si accorge del loro valore solo con il passare degli anni.

Bernardo, fuor di retorica, che cosa significa per te cantare?
Quando canto, apro le braccia e con una mano cerco i grandi maestri del passato, con l’altra mano provo a raggiungere il futuro. Davanti a me, lo spazio infinito…

venerdì 17 maggio 2013

Prove aperte al VOX40



Bernardo Lanzetti –VOX 40 - Prove Aperte (Ingresso libero)
Teatro Al Parco, Parma, 27 maggio dalle ore 15:00 alle 18:30


Nel concerto “VOX 40” un’attenzione particolare è posta nella prima parte che sarà dedicata alle musiche di “Acqua Fragile”.
Infatti nel 2011, la prestigiosa etichetta anglo/americana “Esoteric” riesce finalmente ad acquisire i due album del gruppo di Parma, li rimasterizza e li distribuisce all’estero.
E’ cosi che dopo 40 anni circa, la musica di Acqua Fragile trova i suoi estimatori ed il meritato successo, pur di nicchia, di pubblico e critica.

Più di un anno fa, Lanzetti assiste ad un concerto della “Tango Spleen Orchestra”, condotta dall’italo-argentino Mariano Speranza, e rimane affascinato dalle sonorità e dall’approccio modernissimo a singolari soluzioni armoniche e ritmiche.
Invitato a considerare le musiche dell’Acqua Fragile, il maestro Speranza decide di abbracciare il progetto VOX 40 dove Bernardo, con l’aiuto di due coristi, in realtà due musicisti/strumentisti completi quali Alex Giallombardo e Anna Barbazza, intende interpretare le composizioni di AF riproposte da una piccola ma agguerrita formazione classico/moderna.

Tutte le frasi musicali, le armonie, i cori, le ritmiche e le stesure originali sono state mantenute e le nuove orchestrazioni sono intese ad evidenziare e sottolineare le caratteristiche già presenti ma inquadrate da angolature diverse.

Sul Palco: pianoforte, chitarra, contrabbasso, percussioni, bandoneon, violino e viola + quartetto d’archi (violoncello, viola e due violini).
Due coristi e, in due brani, anche basso elettrico e batteria, suonati dagli elementi originali dell’Acqua Fragile.

Alle “Prove Aperte”, assistiti da un operatore, si potrà presenziare al sound-check e alle esecuzioni con 16 musicisti in scena.

Per ulteriori informazioni e adesioni telefonare al 335 5249448
o inviare una mail a:  m.bonini@lunenuove.com  

sabato 11 maggio 2013

VOX40-Acqua Fragile



Il VOX40 ha un punto di origine, gli Acqua Fragile, band da cui parte la storia artistica di Bernardo Lanzetti.
Gli Acqua Fragile possono contare su una discografia quantitativamente contenuta, ma certamente significativa.
I due album realizzati, rimasterizzati da un paio di anni, appaiono ancora freschi, come appena "sfornati". Sto parlando dei "lavori in studio", datati rispettivamente 1973 (Acqua Fragile, Numero Uno) e 1974 (Mass Media Stars, Dischi Ricordi).
Un terzo album, “Live in Emilia”, uscì dopo circa vent’anni, ma non fu rappresentativo della band: “Era una bruttissima registrazione, tecnicamente impresentabile, di un concerto successivo all’abbandono di Maurizio Mori”, dice Lanzetti, “ ed era anche un’azione illegale intrapresa a mia insaputa” (i responsabili sono stati costretti a ritirarlo dal mercato).
I due dischi hanno avuto destino differente. "Acqua Fragile", disco d'esordio, è diventato col tempo un must, e brani come "Morning Comes" sono stati spesso utilizzati da band che hanno vissuto e vivono a pane e prog. Ed è questa la sorte che è capitata a molte opere prime (a volte prime e uniche).
Sino a due anni fa, non avevo mai sentito "Mass Media Stars", e ciò mi è sembrato almeno strano, vista la qualità dell'album e il mio appartenere alla categoria citata dei malati di prog. Ma come può passare inosservata una tale perla?
Una chiave di lettura me l'ha fornita lo stesso Bernardo Lanzetti: "."... la Ricordi, all'epoca, stampò solo 600 copie, 30 delle quali furono acquistate dal gruppo...". Va da se che furono pochi i fortunati a poterne usufruire, in anni in cui l'informazione musicale era giocoforza limitata. Ma mi chiedo il perché di una tiratura così limitata, e ancora... come è possibile che in un momento di riflusso del prog nostrano si sia dovuto attendere l'azione della Esotering Recordings, che ha ristampato le nuove versioni rimasterizzate?!
All'interno dei CD si trovano informazioni che sono molto di più di una descrizione oggettiva del contenuto, e permettono di venire a conoscenza di aneddoti che riguardano la storia del gruppo, e di conseguenza della musica progressiva italiana, con uno strato internazionale di spessore, dovuto al fatto che gli Acqua Fragile hanno da sempre utilizzato la lingua inglese, provocando reazioni negative in chi pensava che una band italiana dovesse usare la lingua della sua terra. Ma chi poteva permettersi in quell'epoca di esprimersi in un buon inglese? Chi ne aveva le capacità?
Utilizzo stralci delle note inserite nel booklet per fare un pò di chiarezza.
Bernardo risponde alle domande di Michael Heatley : " La lingua italiana non è facilmente applicabile a frasi ritmiche come quelle della musica rock”, perché ci sono pochi monosillabi e non molte parole che finiscono accentate. Inoltre, ogni parola nella frase deve essere accuratamente pronunciata per consegnare il significato preciso".
La padronanza dell’inglese di Lanzetti deriva dal periodo vissuto nel Texas, ma si può anche far risalire a periodi antecedenti.
Fin da bambino ho sempre amato cantare in lingue diverse, cominciando dal latino, francese (magari maccheronico), persino polacco e successivamente in inglese, quando mio fratello, di alcuni anni maggiore, cominciò a portare a casa dischi di Elvis o Neil Sedaka. Prima di compiere 17 anni, andai nel Texas con una borsa di studio. Ho vissuto in una famiglia con due ragazzi, uno della mia stessa età, ed ho frequentato l’ultimo anno della loro High School, diplomandomi nel 1966. Più tardi, nel 1970, ritornai negli States per sei mesi, gravitando attorno Dallas, Fort Worth e Lubbock insieme al mio “fratello americano” che nel frattempo era diventato un musicista professionista.”
Al suo ritorno in Italia nacquero gli Acqua Fragile, come evoluzione di un trio già esistente, "Gli Immortali". Il loro buon lavoro fu notato dalla PFM che ne favorì una certa visibilità e, soprattutto, diede loro la posssibilità di andare in tour. Grazie a tutto ciò A.F. ebbe anche l'occasione di "aprire" per band d'oltremanica. La fama degli “Acqua Fragile” aumentò quindi quando si ritrovò a fare da spalla a gruppi come i “Soft Machine”,” Alexis Corner & Snape”, “Tempest”, “Curved Air”, “Audience”, ”Huriah Heep” e soprattutto i “Gentle Giant”.
Le influenze musicali dell’Acqua Fragile erano varie. Dice Lanzetti:
Piero ( Canavera, batterista) studiava le armonie vocali di “Crosby, Stills, Nash and Young”, ma tutta la band al completo stimava i gruppi Prog britannici: dagli Audience ai Van Der Graaf Generator, passando dai King Crimson sino ai Genesis e ai Gentle Giant, ma senza trascurare “Curved Air” ed “Egg”.

Per il suo talento vocale, Bernardo Lanzetti è stato accostato e paragonato a Peter Gabriel e Roger Chapman, e quindi rispettivamente ai Genesis ed ai Family. Egli ammette entrambe le influenze, ma desidera ricordare quanto deve anche alle grandi voci degli anni ’60, Lennon/McCartney, John Fogerty dei Credence, Bob Dylan, Otis Redding, Van Morrison e Stevie Winwood.
Bernardo ha conosciuto Roger Chapman in Inghilterra, (lo ha incontrato successivamente anche in Italia) ed ha anche lavorato con il suo chitarrista Steve Simpson, ospite in tre dei suoi dischi solisti.
Acqua Fragile” fu pubblicato in Italia nel ‘73 dall’etichetta Numero Uno.
Il 33 giri-LP si presentava con una singolare copertina: un poster quattro volte il formato classico veniva ripiegato in due fino a raggiungere la giusta dimensione ed era illustrato con disegni alla Paul Klee (Yellow Submarine) nonchè foto del gruppo.
Il secondo disco del gruppo, “Mass Media Stars”, pur essendo stato prodotto l’anno seguente, ancora sotto la Numero Uno, fu pubblicato dalla Ricordi che rilevò anche il relativo contratto con la band.
“Tristemente l’”Acqua Fragile” non è riuscita a sfondare all’estero, ma Bernardo ha una storia vera ed incredibile da raccontare:
Nel 1975, un americano, nell’industria discografica, cui piaceva “Mass Media Stars” volò in Italia per controllare se la band esistesse davvero o non fosse un “pacco” all’italiana. Con l’aiuto di tanti amici, fu organizzato un concerto pomeridiano (all’Astrolabio di Parma con il DJ Robi Bonardi) e Gaetano Ria, l’ingegnere del suono, insieme al produttore Claudio Fabi (il padre di Nicolò) accompagnarono questo signore, in macchina da Milano a Parma. Noi suonammo il nostro concerto e l’americano si dichiarò “very impressed”(molto impressionato). Non avemmo più sue notizie, la Ricordi ci aveva già scaricato, io lasciai il gruppo per altre avventure, la band fini per sciogliersi. Anni dopo mi fu raccontato che il discografico americano aveva continuato ad inviare dei Telex alla Ricordi chiedendo di poter distribuire il nostro album negli States ma nessuno gli rispose mai perché, all’epoca, alla Ricordi nessuno parlava un inglese decente. (La circostanza mi fu confermata ulteriormente da Luigi Mantovani, prima label- manager alla Ricordi e successivamente direttore della Virgin Italia). Ebbene, quell’ Americano era Seymour Stein, quello dei Ramones ( Pretenders, Talkin Heads, Madonna )".
Chi può sapere quale altro diverso destino avrebbe potuto avere la band di Parma!?
E' invece conosciuta la successiva fase della vita musicale di Lanzetti, noto per essere stato vocalist con la PFM, gruppo italiano che ha segnato gli anni ’70, tra il 1975 e il 1980.
Bernardo non si è fermato agli anni '80, ma la sua "carriera" è proseguita sino a culminare con il VOX40, la celebrazione della voce dopo 40 anni di attività musicale.

Dichiarava Bernardo dopo l’uscita della nuova edizione dei due album: “Sono molto felice e commosso al vedere questi due album tornare alla luce, in modo particolare all’estero”.

Anche io sono rimasto sbalordito. I motivi della commozione di Lanzetti possono essere dovuti a motivi diversi, non solo di carattere musicale. Il mio feeling è invece derivante dal puro ascolto.
Se il bellissimo album omonimo, "Acqua Fragile", è segnato dallo stato di "prima incisione", e quindi, paradossalmente, è un primo bilancio di brevi vite che crescono assieme al prog d'oltremanica, il secondo, "Mass Meda Stars", è un incredibile contenitore di emozioni che, se pubblicizzato a dovere, non avrebbe faticato ad emergere, favorendo la crescita dell'unico gruppo italiano che poteva essere scambiato per inglese. Forse erano tempi non maturi e adesso, con il mondo tendente alla globalizzazione, nessuno metterebbe l'accento sulla lingua utilizzata.
Racconta Lanzetti a proposito del brano che da il titolo all'album: " Sono molto orgoglioso del brano Mass Media Stars”, sorprendendosi di aver fatto sua quella tematica qualcosa come 37 anni fa! "Bel pezzo, (meravigliose parti di basso, chitarra, batteria, tastiere e voci!) grande titolo, avanguardia giovane ed intelligente, con quell’inserto audio tratto da una trasmissione radio “trafugata” in studio durante una session notturna."
Si tratta di un brevissimo intervento del famoso giornalista/autore/commentatore radio/televisivo americano Tom Brokaw.
“All’epoca neppure sapevo chi fosse Brokow (diventato famoso per la sua voce nei reportage radiofonici sul Watergate e più tardi approdato alla televisione dove è ancora una leggenda), ma ho sempre pensato che il suo intervento fosse perfetto! Resta emblematico però, ed anche un po’ irritante, che questo disco non sia mai stato suonato alla radio o supportato da un’apparizione TV in Italia. Non era gradito un gruppo italiano che cantasse in inglese!"
Due album seminali imperdibili.
Ma... chi era la responsabile dell' ufficio stampa, sia per "Acqua Fragile" alla Numero Uno che per "Mass Media Stars", l'anno successivo alla Ricordi? Era ... Mara Maionchi, probabilmente anche lei alle prime armi!
Informazioni sulla storia degli A.F. sono rintracciabili ai seguenti link:

giovedì 9 maggio 2013

Gli esercizi vocali di Bernardo Lanzetti



La preparazione del VOX40 ha permesso di vivere piccoli momenti speciali, improvvisazioni artistiche che conducono a testimonianze uniche.

Il fotografo Alberto Terrile ha avuto l’idea di immortalare le mascelle di  Bernardo Lanzetti in movimento, ovvero nel corso della ripetizione vocale delle note.

Casualmente… o forse no, la videocamera era accesa ed estrapolare l’audio è stato molto semplice.

A questo punto, avendo audio e sequenza delle immagini, è venuto spontaneo provare a trovare la sincronizzazione, ed è nata la slide show… “Vocalizz-Azioni”.

Un bell’esercizio per tutti… un bel ricordo, in attesa di Vedere Bernardo all’opera, il 28 maggio, a ParmaTeatro al Parco.

Naturalmente… VOX40!
Un ringraziamento a Franco Piccolini, autore del montaggio.

domenica 5 maggio 2013

CHOCOLATE KINGS al VOX40



Nel mese di maggio vedrà la luce il progetto VOX40, la celebrazione della voce che vedrà ideatore/protagonista Bernardo Lanzetti e numerosi altri attori.
Partendo dagli inizi, passando attraverso l’esperienza musicale con la PFM (Premiata Forneria Marconi), e arrivando agli ultimi lavori di avanguardia con il  gruppo internazionale CCLR (Steve Hackett, mitico chitarrista dei Genesis è stato ospite nel loro album), Lanzetti proporrà il suo VOX40 nel corso di un concerto/evento che si terrà il 28 maggio a Parma,  al Teatro al Parco.
Tra i tanti “attori” scopriamo oggi i CHOCOLATE KINGS, protagonisti con Bernardo del’angolazione PFM.

I “CHOCOLATE KINGS” nascono nel 2008 quando tre componenti dei THE LAMB, band storica, Official Italian Genesis tribute, decidono, parallelamente all'attività Genesisiana, di cimentarsi in un altro progetto-tributo piuttosto ambizioso, dedicato alla Premiata Forneria Marconi.
Giulio Sirci (batteria) e Maurizio Colori (basso ), già insieme negli anni "90" con gli horror project di Claudio Simonetti, con l'altro THE LAMB Matteo Settepani (chitarra), a cui si sono uniti Michele Sanchini (tastiere) e Laurence Cocchiara (violino) danno così vita alla "CHOCOLATE KINGS" P.F.M. tribute-band.
Maurizio Colori - Basso
Nel 1989 entra a far parte degli Horror-Project di Claudio Simonetti, con i quali parteciperà alla stesura ed alla registrazione di ben quattro album: Simonetti Horror Project del 1990 (disco d'oro per le vendite), Days of confusion del 1991, X-terror file del 1996, e The end of the millenium del 1998. Con questa formazione ha tenuto più di 250 concerti in giro per l'Italia e all'estero fino al 1998. È stato uno dei fondatori del CAM (Centro Accademico Musicale) in cui è insegnante di basso elettrico. Nel 2005 fonda col batterista Giulio Sirci i THE LAMB, attualmente Official Italian Genesis-tribute, e nel 2008 con Sirci e Settepani da vita ai Chocolate Kings.
Giulio Sirci - Batteria, Voce
Nel '90 segue le orme di Maurizio Colori, col quale già suonava dall'adolescenza, ed entra anch'egli a far parte degli Horror-Project di Claudio Simonetti, partecipando alla registrazione di Simonetti Horror Project del '90 e di Days of confusion del '91, partecipando ad una sessantina di concerti in Italia e all'estero fino al 1992.
Successivamente partecipa a numerosi progetti musicali fino a fondare, con Maurizio Colori nel 2005 i THE LAMB, e nel 2008 i Chocolate Kings
Matteo Settepani- Chitarra, Chitarra acustica
Fa parte di altre due tribute-band, una dei Dream Theater e l'altra, i THE LAMB, dei Genesis, con Maurizio Colori e Giulio Sirci.
E' dal 2005 uno degli insegnanti del CAM (Centro Accademico Musicale) di Castiglione del Lago ed è uno dei tre fondatori, con Colori e Sirci, dei Chocolate Kings.

Laurence Cocchiara - Violino
Sin dall’età di 10 anni frequenta corsi e masterclass con nomi importantissimi, come Emanuel Hurwitz, Zoran Milenkovic, Rodolfo Bonucci.
Nel 2002 entra a far parte dell’Orchestra da Camera del Trasimeno e gli viene assegnato il ruolo di primo violino.
Nel 2004 fonda il "Quartetto Ascanio" col quale frequenta corsi importantissimi sotto la guida di nomi come Bruno Giuranna, Mihaela Martin, Adrian Pinzaru, Hugh Maguire, Quartetto Prometeo, Quartetto Barcellona, Quartetto di Cremona, Pietro Horvath, Robert Cohen, Demetrio Comuzzi, Marc Danel.
Sia con l'orchestra che col quartetto si esibisce in Italia e all’estero in numerosi e prestigiosi festival come il festival "Famiglia Artistica Reggiana", "Armonie della Sera" nelle Marche, "Tuscan Sun Festival" di Cortona(AR), "Cantiere Internazionale dell’Arte" di Montepulciano (SI), Festival dei Due Mondi(Spoleto), Festival Internazionale "F.Pedrell" di Tortosa(Spagna), Festival Internazionale "Pro Archi" di Nyiregyhaza (Ungheria) - dove ottiene il "primo premio Summa cum Laude" - ed il riconoscimento come prima parte da Sandor Devich(Quartetto Bartok).
Suona prime assolute mondiali di maestri come Boccadoro, Taglietti, Portera (quest’ultimo ha dedicato il suo "Keygen" proprio al Quartetto Ascanio).
Nel 2012 è stato ammesso al Corso di Musica da Camera presso l’Accademia "W.Stauffer" di Cremona sotto la guida del Quartetto di Cremona.
Si perfeziona poi con Marco Fiorini, Oleksandr Semchuk e continua gli studi sotto la guida del M° Adrian Pinzaru.
Parallelamente all’attività classica si dedica intensamente a progetti rock/indie. Con la formazione "This Harmony" si è esibito su palchi molto importanti come l’Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Ambra Jovinelli, Villa Ada, dove apre la data romana di Yann Tiersen, Sala dei Notari(PG), Auditorium Vannucci.
Nel 2011 accetta con entusiasmo la proposta di partecipare al progetto Chocolate Kings; attualmente collabora anche con i Petramante, Paolo Benvegnù e con il progetto "Nobraino", formazione ormai nota nel panorama musicale indipendente italiano

Michele Sanchini - tastiere
Con i suoi 23 anni è il più giovane della band e anche l'ultimo arrivato.
Studia pianoforte e tastiere dall'età di otto anni. Comincia dal'impostazione classica acquisita alla Scuola di Musica del Trasimeno, grazie alla quale si diploma in violoncello. Avvia successivamente un percorso personale che lo porta ad approfondire vari generi come soul, R'n'B, jazz e rock-progressive.
Da due anni è insegnante di violoncello all'istituto di musica di Montepulciano (SI)
Entra agli inizi del 2012 nei quadri dei Chocolate Kings.

sabato 4 maggio 2013

Volo Magico-la Feltrinelli



Venerdì 17 maggio ore 18:00
Pierangelo Pettenati
Bernardo Lanzetti
presentano
Volo magico
Storia illustrata
del rock progressivo italiano

la Feltrinelli Libri e Musica

Questo libro racconta il rock progressivo italiano, anche attraverso i complessi mutamenti sociali che ha accompagnato, in tutte le sue diverse espressioni.
Attraverso un imponente apparato iconografico e una poderosa rassegna stampa si ripercorrono, anno per anno, le evoluzioni del prog italiano, si analizzano i dischi più importanti, si rievocano aneddoti inediti o poco noti insieme ai i fatti più famosi. Completano il volume discografie dettagliatissime, con tutte le copertine: arcinote e rarissime, artigianali e ultra lussuose, graficamente rivoluzionarie, bellissime.
In assenza dell'autore, a farne a buon diritto le veci saranno Pierangelo Pettenati e Bernardo Lanzetti.

Per informazioni:
http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/puntivendita/eventi.html

Parma, Strada Farini, 17 tel 0521 237492

venerdì 3 maggio 2013

Tango Spleen Orquesta al VOX40



Bernardo Lanzetti
VOX – 40

Acqua Fragile per Orchestra

Piccola Orchestra Classico/Moderna


Il gruppo musicale “Tango Spleen Orquesta” di Mariano Speranza è una formazione singolare che, pur specializzata in quella musica di origine Argentina, è in grado di fornire un taglio molto attuale a performance anche nel territorio classico e classico/moderno.
Formato da sette musicisti gravitanti sul territorio Parma/Reggio, oltre ad un pianoforte, una sezione ritmica e il bandoneon, nello “Spleen” già sono fondamentali il violino, una viola ed un contrabbasso.
Per il progetto in oggetto si intende aggiungere una piccola sezione d’archi di musicisti in Parma.
Due coristi, in realtà due musicisti “completi” come la giovane Anna Barbazza e Alex Giallombardo, affiancheranno il solista Bernardo Lanzetti e, in un paio di episodi, due componenti originali dell’Acqua Fragile - Franz Dondi al basso elettrico e Piero Canavera alla batteria - integreranno la formazione.

Mariano Speranza

E' fondatore e direttore della Tango Spleen Orquesta con la quale sostiene una intensa e brillante attività concertistica internazionale. Si diploma in pianoforte nella sua città natale Cordoba in Argentina e parallelamente intraprende lo studio del canto lirico. Come compositore si distingue per la vincita del concorso "Suoni Senza Confini" (Fondazione Pubblicità Progresso). E' arrangiatore per numerosi gruppi di tango e con la sua orchestra pubblica nel 2010 l'album "Mariano Speranza Tango Spleen" e nel 2011 l'album "Tipico" (Abeat Records) nelle vesti di cantante, pianista, direttore ed arrangiatore. Si esibisce con la sua musica in prestigiose sale, festival e in spazi rinomati in Argentina (al Festival Nazionale di Tango de La Falda 2011), Italia, Francia, Norvegia, Cina, Germania, Slovenia, Corea del Sud, Singapore.

Si dedica al repertorio del belcanto italiano e si è distinto come tenore di grazia in diversi ruoli principali d'opera tra cui L'Elisir d'Amore, Don Giovanni, Il Barbiere di Siviglia, La Scala di Seta, esibendosi in importanti teatri italiani di tradizione. E' stato solista nel Requiem di Mozart diretto da Claudio Scimone insieme a I Solisti Veneti ed il Coro Polifonico di Mosca nella primavera 2006 (Duomo di Padova e di Verona).

Ha collaborato con Orchestra L. Cherubini, Coro del Teatro Regio di Parma, Coro Polifonico del Teatro del Libertador di Cordoba, Coro del Teatro Municipale di Piacenza, sotto la direzione di Riccardo Muti, Daniel Oren, Romano Gandolfi. Come cantante di tango, si è esibito con diverse formazioni fra cui la Orquesta Tipica diretta da Ulises Passarella. Nel duplice ruolo di cantante e pianista, è protagonista di diversi spettacoli teatrali di Lorenzo Arruga e del cd allegato al libro "Mozart da Vicino" (Ed. Rizzoli), definendolo un "Interprete che unisce classico e popolare, sacralità e seduzione". 

Il pensiero di Mariano Speranza…

Il rock progressivo si è sviluppato negli anni settanta con l'idea di portare la musica rock verso una finalità estetica ed artistica, divenendo un genere colto ricco di richiami alla musica classica, orchestrale e jazz. Radicata nella stessa città dove nacque Acqua Fragile, l'Orquesta Tango Spleen abbraccia oggi con lo stesso spirito di ricerca il repertorio della rock band parmense, rivestendolo di colori nuovi e delle inflessioni del proprio linguaggio. L'incontro di due mondi che da sempre traggono vita dalla sperimentazione e dalla via della modernità.


LA STORIA…

Tango Spleen nasce dall'idea del musicista argentino Mariano Speranza, spinto dall'esigenza di cercare un'espressione libera, autentica e innovativa.
Sintesi delle melanconiche atmosfere e della ritmica portante della tradizione popolare argentina, Tango Spleen Orquesta crea uno stile incisivo, esprime un carattere definito e abbraccia un linguaggio cosmopolita, che la collocano nell'avanguardia di una musica senza limiti.
L’essenza di nostalgia ed inquietudine, come romantico punto di partenza verso il movimento e il costante cambio alimenta l'inevitabile spleen di una musica che si specchia nel sincero e profondo contatto con il suo pubblico.
Rivelazione al Festival Nazionale di Tango de La Falda 2011 (Cordoba - Argentina), l'orchestra, che si compone di brillanti musicisti argentini ed italiani, riscuote grande successo in Italia e all'estero, affermandosi come "una delle orchestre di tango più acclamate del ultimo periodo".
L’orchestra è protagonista del Festival Latino americando Expo 2012 di Milano, della rassegna "I Concerti nel Parco" per Villa Doria Pamphilj di Roma, dell'edizione 2012 del Valtidone Festival, dello spettacolo per il Bicentenario Argentino all'Auditorium Paganini di Parma, "Tango sulle Onde della Memoria" a Udine, "Sotto le stelle di Galla Placidia" a Ravenna, "Esto es Tango" al Teatro No'hma di Milano. Effettua concerti per la Maison Musique di Rivoli e la Casa del Jazz di Roma ed è una presenza costante nei festival dedicati al tango come "Mujeres de Tango" di Napoli, "Tango Emotion" di Riccione, Teatro Almagià di Ravenna e Palazzo Ducale di Genova, Festival internazionale di Padova e di Finale Ligure, Festival Internazionale della Costa Azzurra, Nizza Francia.
Dal 2009 Tango Spleen si esibisce regolarmente in Norvegia, effettua concerti in Francia e Germania ed ha suonato a Postumia nel evento internazionale "Milonga Sin Fronteras", storico raduno fra Austria, Italia, Slovenia e Croazia. Nel 2011 svolge due importanti tournée, la prima toccando le principali città della Corea del Sud con il Patrocinio dell’Ambasciata Argentina a Seoul, la seconda su invito del "XVIII Festival Nacional de Tango de La Falda" (Argentina), che, per la prima volta, accoglie un'orchestra proveniente dall'Italia e che porta il gruppo a condividere il palcoscenico con gli artisti più affermati del genere. Successivamente si esibisce nelle città di Corboba e Buenos Aires, suscitando l'ovazione del pubblico argentino e “dilettando con il suo tango d’avanguardia” (Radio Libre, Argentina).

Lo spettacolo "Tipico", incentrato nelle musiche dell'ultimo lavoro discografico, è stato inserito nella programmazione della stagione 2011/2012 del Teatro Gentile di Fabriano e del Teatro Auditorium di Poggio Rusco, Mantova.

Nel 2010, con il brano originale Milonga Schupi, Tango Spleen vince il concorso nazionale "Suoni Senza Confini" promosso dalla Fondazione Pubblicità Progresso. L'ensemble è premiato nella conferenza "On the move: i giovani per un futuro di valore" sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana ed è invitato ad esibirsi a Roma al fianco di artisti internazionali. Tango Spleen è stato ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche in Italia e all'estero (La 2x4, Radio Mundial del Tango di Buenos Aires, TV Latino Americano, Cadena LV3 Argentina, TV Canal 10 di Cordoba, Radio Libre FM 92.5, Radio Emilia Romagna, Radio Wave International, Radio RLB, Radio Universidad 580 di Cordoba) e di riviste specializzate come El Tanguero (Italia) e La Salida (Francia).

Ha all'attivo la pubblicazione di due lavori discografici, "Mariano Speranza Tango Spleen" 2010 e "Tipico" per l'etichetta Abeat Records 2011.


Tango Spleen Orquesta

Mariano Speranza, pianoforte direzione
Andrea Marras, violino

Elena Luppi, viola
Gian Luca Ravaglia, contrabbasso
Silvio Jara, chitarre e percussioni

Francesco Bruno, bandoneon?
Gianpaolo Costantini, bandoneon?

Anna Palumbo, percussioni